“CORTO DORICO FILM FEST 2022”
XIX EDIZIONE
Dal 3 all’11 dicembre 2022
“LANTERNA MAGICA”
“Tria – del sentimento del tradire” di Giulia Grandinetti
è il corto vincitore del “Premio Stamira”
della XIX edizione di Corto Dorico Film Fest
Menzione speciale a “Il Barbiere Complottista” di Valerio Ferrara
Gli altri Premi
“Camerieri” di Adriano Giotti
Premio Nie Wiem al Miglior Corto d’impegno sociale
“Camerieri” di Adriano Giotti
Premio Coop for movies
“When You Wish Upon a Star” di Domenico Modafferi
Premio Poliarte Giuria Giovani “Nazareno Re”
“A Better Half” di Marco Calvani
“Premio del Pubblico”
“68.415” di Antonella Sabatino e Stefano Blasi
Premio Cgs Acec Sentieri di Cinema
“Il Barbiere Complottista” di Valerio Ferrara
Premio Ristretti Oltre le Mura
“Margini” di Niccolò Falsetti
Premio giovani Salto in lungo – Cantiere cinema
“Settembre” di Giulia Steigerwalt
Premio della critica SNCCI
Menzione speciale a “Piano piano” di Nicola Prosatore
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IN QUESTA EDIZIONE
IN GIURIA
il regista CLAUDIO CUPELLINI, l’attrice DONATELLA FINOCCHIARO, il direttore della fotografia MICHELE D’ATTANASIO
TRA GLI OSPITI
SIMONE MASSI, FICARRA & PICONE, GIACOMO FERRARA, CIRO D’EMILIO, OMAR RASHID e moltissimi altri
60 appuntamenti tra proiezioni di corti, documentari e lungometraggi, incontri, masterclass, workshop per ragazzi
co-direzione artistica DANIELE CIPRÌ e LUCA CAPRARA
Mole Vanvitelliana – Ancona
Roma, 11 dicembre 2022 – È “Tria – del sentimento del tradire” di Giulia Grandinetti il corto vincitore della XIX edizione di Corto Dorico Film Fest, tra i più autorevoli e popolari Festival d’Italia per quanto concerne i cortometraggi, diretto dal regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e dallo sceneggiatore Luca Caprara, dal 3 all’11 dicembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
“Tria – del sentimento del tradire” di Giulia Grandinetti è stato insignito del “Premio Stamira” miglior cortometraggio, conferito dalla giuria di qualità, composta quest’anno dal regista Claudio Cupellini (Una vita tranquilla, Alaska, La terra dei figli), dall’attrice Donatella Finocchiaro (Angela, Terraferma e La stranezza) e dal direttore della fotografia Michele D’Attanasio (Veloce Come il Vento, Freaks Out e L’Ombra di Caravaggio).
Questa la motivazione della giuria: «Grazie a un soggetto che si distingue per rara originalità e in virtù di un cast di attori con volti che riescono a incarnare meravigliosamente un mondo reinventato, il film ci racconta una storia commovente, con delle scene, dei costumi e una fotografia che aiutano a creare delle inquadrature pittoriche degne di un’opera d’arte».
La stessa ha conferito una menzione speciale a “Il Barbiere Complottista” di Valerio Ferrara con questa motivazione: «Per la capacità di raccontare in maniera caustica e iconica le paure e le occasioni dei nostri tempi. Il film si distingue per l’interpretazione di tutti gli attori ma soprattutto per la splendida performance del protagonista».
“Tria – del sentimento del tradire” ci porta in una Roma distopica, dove vige una legge per cui le famiglie immigrate non possono avere più di tre figli. Se ne arriva un quarto, lo si deve far nascere, ma poi uno dev’essere ucciso, dando alle femmine la precedenza per il sacrificio. Zoe, Iris e Clio sono tre sorelle, ma una di loro presto verrà uccisa.
Giulia Grandinetti, classe 1989, è una regista italiana. Fino ai diciott’anni si forma come danzatrice. Dal 2008 intraprende un percorso di studi di recitazione teatrale e cinematografica, sia in Italia che all’estero. Dal 2013 al 2020 si dedica a quella che definisce essere la sua opera zero: Alice and the Land that Wonders, lungometraggio indipendente da lei scritto, diretto e prodotto. Successivamente realizza i cortometraggi: GuineaPig (2020) e GreenWater (2020). Tria – del sentimento del tradire, il suo lavoro più recente, è stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022 nella sezione Orizzonti.
Gli altri Premi – il Premio Nie Wiem al Miglior Cortometraggio d’impegno sociale è andato a “Camerieri” di Adriano Giotti; il Premio Coop for movies a “Camerieri” di Adriano Giotti; il Premio Poliarte Giuria Giovani “Nazareno Re” a “When You Wish Upon a Star” di Domenico Modafferi; il Premio del pubblico a “A Better Half” di Marco Calvani; il Premio Cgs Acec Sentieri di Cinema è stato vinto da “68.415” di Antonella Sabatino e Stefano Blasi; il Premio Ristretti Oltre le Mura da “Il Barbiere Complottista” di Valerio Ferrara; il Premio giovani Salto in lungo – cantiere di cinema da “Margini” di Niccolò Falsetti; il Premio della critica SNCCI da “Settembre” di Giulia Steigerwalt, mentre “Piano piano” di Nicola Prosatore ha ottenuto una menzione speciale.
Concorso Internazionale – Ricordiamo anche che “Split ends” di Alireza Kazemipour è il corto vincitore del Concorso Internazionale Amnesty International Italia, “The shadow of the crows” di Elvira Barboza del Premio “Gianni Rufini” della Giuria Giovani e “Warsha” di Dania Bdeir del Premio del pubblico di questo concorso.
A conclusione della XIX edizione del Corto Dorico Film Fest queste parole dei co-direttori artistici, il regista e direttore della fotografia, Daniele Ciprì e lo sceneggiatore Luca Caprara: «Quando è iniziata l’avventura di questa diciannovesima edizione ci siamo detti che dovesse essere un festival della ripartenza e così è stato. Tutto ciò che è successo negli ultimi due anni tra pandemia e attecchimento sempre più massiccio delle piattaforme non può non aver influito su un percorso e alcuni dei suoi passaggi ma i numeri sono assolutamente positivi, in alcuni casi di nuovo esaltanti, la qualità della proposta riconosciuta dagli stessi autori e dagli addetti ai lavori. Ne siamo felici perché come ogni anno e anzi di più ogni anno il lavoro è stato lungo e faticoso. Ora la testa è già all’edizione del 2023, l’edizione del ventennale».
«In un mondo che pensa alle bombe atomiche radunare per più di una settimana centinaia di persone al giorno per contemplare opere d’arte impegnate e per difendere i diritti umani è un modo per disinnescare la violenza e creare le condizioni per una convivenza pacifica e creativa». Ha detto Valerio Cuccaroni, Presidente Nie Wiem.
«Ci sono festival, come Corto Dorico – ha detto Paolo Marasca, assessore alla cultura del Comune di Ancona – che rappresentano il vero fermento culturale di questo paese: permettono alle giovani generazioni di mettersi in gioco, creano le occasioni di incontro e scambio, hanno un occhio di riguardo per la ricerca. Il sistema di finanziamenti del nostro Paese inchioda questi soggetti culturali a programmi e performance temporanee, ma io credo che li si debba considerare, a tutti gli effetti, istituzioni culturali. Per questo, da qualche anno il comune di Ancona co-organizza Corto Dorico. Co-organizzare significa assumersi il carico della sua realizzazione. Prendersi la responsabilità della sua esistenza. Fare di tutto affinché esista e moltiplichi le attività. L’edizione 2022, in un anno così difficile, ha richiesto anche al comune uno sforzo maggiore, compiuto in grande sintonia con l’organizzazione del festival, perché è in questo modo che crescono i territori, anche nel medio e lungo termine. Mi auguro che si possa fare sempre di più».
CORTO DORICO FILM FEST 2022
Sono stati in tutto 60 gli appuntamenti tra incontri in presenza e online (sulla pagina Facebook di Corto Dorico e sul canale Youtube di ArgoWebTv), masterclass, workshop per ragazzi, musica dal vivo e proiezioni di cortometraggi (nazionali e internazionali), documentari e lungometraggi.
IL TEMA – Titolo di quest’anno era “Lanterna magica”, ponendo l’accento proprio sul Cinema e sulle origini da cui partì tutto, mettendolo al centro della significativa ripartenza sociale dopo gli anni di pandemia.
OSPITI – Come gli scorsi anni, tanti sono gli ospiti protagonisti di incontri e masterclass a partire dall’importante giuria quest’anno formata dal regista Claudio Cupellini (Una vita tranquilla, Alaska, La terra dei figli), dall’attrice Donatella Finocchiaro (Angela, Terraferma e La stranezza) e dal direttore della fotografia Michele D’Attanasio (Veloce Come il Vento, Freaks Out e L’ombra di Caravaggio) in presenza per la finalissima.
Tra i presenti l’animatore, regista e illustratore italiano Simone Massi, in una delle sue rare apparizioni in presenza, a cui è stato consegnato il Premio Speciale Cinema di Poesia e a cui è stata dedicata una retrospettiva. Inoltre, in occasione della presentazione del suo corto realizzato per conto di Emergency, è stata ad Ancona Simonetta Gola, moglie di Gino Strada e responsabile della comunicazione e delle campagne di raccolta fondi nazionali di Emergency. A proposito di cinema d’animazione e illustrazione l’artista delle arti visive Mara Cerri ha presentato il libro “L’amica geniale a fumetti” realizzato insieme a Chiara Lagani; protagonisti di incontri virtuali con i ragazzi delle scuole superiori di Ancona (in diretta sulla pagina Facebook di Corto Dorico e sul canale Youtube di ArgoWebTv) sono stati i due attori e registi Ficarra & Picone assieme alla giornalista Ornella Sgroi e l’attore Giacomo Ferrara; il regista Ciro D’Emilio ha presentato il suo “Per niente al mondo” come film di chiusura; il direttore della fotografia Michele D’Attanasio ha tenuto una masterclass di fotografia cinematografica, mentre il produttore e autore Omar Rashid è stato presente con un focus sul Cinema VR in collaborazione con Rai Cinema Channel. Inizialmente annunciata anche la partecipazione del maestro dell’horror Dario Argento che però non è potuto intervenire nel collegamento video previsto per problemi di salute. Quest’anno, inoltre, Corto Dorico ha dedicato uno spazio particolare al tema delle fake news a cura di Vittorio Lattanzi e Augusto Rasori, mai attuale come oggi, inaugurando una collaborazione con il popolare sito Lercio.it. Il programma completo è su www.cortodorico.it.
COLLABORAZIONI CON FESTIVAL e RASSEGNE INTERNAZIONALI E NAZIONALI – Corto Dorico Film Fest ha proseguito le sue importanti collaborazioni internazionali e nazionali e dopo lo Zebra Poetry Film Festival di Berlino e il festival L’Alternativa di Barcellona, quest’anno il focus è stato su uno dei più importanti e prestigiosi festival europei dedicati al mondo dei corti: il Curtas Vila do Conde di Vila do Conde in Portogallo (giunto quest’anno alla sua 30a edizione). Nove i corti selezionati per il Festival presentati dal co-direttore artistico Luca Caprara e da Joao Araujo, delegato del festival portoghese. Inoltre, in occasione della nascita della Rete dei Festival Adriatici (che comprende Corto Dorico, Molisecinema, Sudestival e Sulmona International Film Festival), a Corto Dorico Film Fest è stato presentato Adriatic Award – corti dall’Albania e dal Kosovo, uno speciale incontro con i direttori artistici dei quattro festival e una selezione dei migliori cortometraggi presentati negli ultimi anni al Tirana International Film Festival. Al termine della proiezione è stato assegnato lo speciale Adriatic Award al miglior cortometraggio a The News di Lorin Terenzi, scelto dalle direzioni artistiche dei festival della rete. Ha concluso l’appuntamento la performance musicale del fisarmonicista albanese Bardh Jakova. Evento in collaborazione con il Festival Adriatico Mediterraneo.
IL PITCHING – Il Pitching è il momento in cui gli autori/registi con i propri progetti incontrano il mercato, ovvero i produttori cinematografici e televisivi. Corto Dorico ha confermato e implementato il progetto Shorts for My Future, realizzato in sinergia con l’Accademia del Cinema Renoir e Road to Pictures Film APS con il sostegno di Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission, ideato assieme al regista e sceneggiatore Ciro D’Emilio. C’è stata anche una masterclass sul pitching con lo sceneggiatore Marcello Olivieri (Falchi; Io, Leonardo) in cui perfezionare le tecniche per presentare la propria storia. Le produzioni coinvolte sono Kimerafilm, Kino Produzioni, Lungta Film, Cinemaundici, Mosaicon, Sajama Films, Kavac Film, Indiana Production.
IL CINEMA VR – Corto Dorico Film Fest guarda al futuro ed è diventato sempre più punto di riferimento per le novità e la sperimentazione in collaborazione con Rai Cinema Channel con il supporto dell’Università Politecnica delle Marche. Ci sono stati gli appuntamenti di “Dorico Virtuale” a cura del produttore e regista Omar Rashid, ed è stata allestita una speciale installazione espositiva, dal nome Lanterna Virtuale, che ha dato al pubblico la possibilità di fruire dell’esperienza del cortometraggio in VR L’Arrivo del Treno alla Stazione di Torrentieri di Omar Rashid.
I PREMI
OLTRE LE MURA – IL CINEMA IN CARCERE – Corto Dorico ha varcato, anche quest’anno, le mura dei luoghi di reclusione, con un progetto che al Festival sta molto a cuore e che ha coinvolto tutti e sei gli istituti penitenziari delle Marche con la proiezione in anteprima dei corti finalisti del Concorso Nazionale. Oltre le Mura è anche uno dei premi del Festival, il Premio Ristretti oltre le mura che i detenuti hanno assegnato con i loro voti al miglior cortometraggio. “Il progetto Oltre le mura – Cinema in carcere” è realizzato grazie ad un accordo di collaborazione tra il Garante regionale dei diritti della persona e il Comune di Ancona”. In collaborazione con l’”Università IULM” e per la supervisione artistica del regista e docente Giuseppe Carrieri, si è avviato un progetto di racconti documentari che ha visto e vedrà alcuni studenti dello IULM varcare i cancelli degli Istituti Penitenziari del territorio marchigiano. Durante il Festival si è potuto vedere il primo di questi Firmamento a cura delle studentesse e degli studenti del II anno della Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media dell'”Università IULM” di Milano a cui si è aggiunto Mondo di Cecilia Pecora, il Corto Vincitore Contest IULM sul tema della detenzione.
CINEMA DI POESIA – Tra i premi speciali è sto assegnato il premio speciale Cinema di Poesia dato quest’anno all’illustratore e autore di film d’animazione Simone Massi tra i più celebrati e premiati registi d’animazione in ambito internazionale.
SEZIONI e ATTIVITA’
CINEMAÈREALE – La finestra sul cinema documentario italiano contemporaneo è stata presente anche in questa edizione. In anteprima regionale e in collaborazione con Porretta Cinema, c’è stata la proiezione del film Porpora di Roberto Cannavò che racconta la leader del movimento trans Porpora Marcasciano. Sempre in anteprima regionale è stato presentato Via Argine 310, il recente documentario di Gianfranco Pannone che segue, lungo dodici mesi la vicenda degli ex lavoratori Whirlpool di Napoli – Ponticelli.
TERRITORI – Corto Dorico ha proseguito la sua esplorazione sul nuovo cinema del territorio e lo ha fatto con una speciale selezione fuori concorso di 6 cortometraggi diretti nel 2022 da autori marchigiani e con alcuni appuntamenti dedicati al rapporto tra produzione, università, scuole di cinema, festival e territorio: oltre all’appuntamento Formazione Cinema tra opportunità e necessità. Case History Alta Scuola di Serialità Cinetelevisiva, organizzato da Cna Cinema e Audiovisivo Marche, in collaborazione con Cna Cinema e Audiovisivo Lombardia, c’è stata Officine Mattòli: un’Odissea di cinema: dalla provincia all’universo (e ritorno), proiezione del cortometraggio Monolite di Daniele Ciprì realizzato con allievi della scuola di cinema Officine Mattòli e la presentazione corsi biennio 2023/2024; e una selezione di cortometraggi realizzati nel territorio marchigiano alla presenza di autori e cast (The “Jack, I’m Flying” Thing di Davide Vassallo; Soundboys: at the River di Edoardo Pasquini; Gli Ultimi Saranno i Mimi di Matteo Berdini; L’Ultima Festa di Matteo Damiani; Terzo Tempo di Stefano Monti; Verso Casa di Giulia Casagrande); e l’incontro Cultura, festival e sostenibilità dei Territori, in collaborazione con UNIVPM – Università Politecnica delle Marche.
CINEBIMBI – Sempre attendo ai più piccoli, Corto Dorico ha presentato i cortometraggi realizzati, tra il 2017 e il 2022, insieme ai giovanissimi allievi della Scuola delle Arti per Bambini e Bambine e della Scuola di Cinema per Ragazzi e Ragazze, a cura di Natalia Paci. Inoltre ci sono stati due workshop intitolati Motore, ciak, recit-AZIONE Workshop sulla recitazione cinematografica e sul casting uno dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni e l’altro ai ragazzi dai 15 ai 18 anni, entrambi a cura di Lorenzo Bastianelli.
Il Festival Corto Dorico è co-organizzato dall’associazione Nie Wiem e dal Comune di Ancona con il contributo del MiC, Regione Marche, Università Politecnica delle Marche, Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission, Garante Regionale dei Diritti della Persona – Marche, con il sostegno di Amnesty International Italia, Associazione La Locura, Coop Alleanza 3.0, Poliarte – Accademia di Belle Arti e di Design, CGS, UCCA.
Nel corso degli anni Corto Dorico ha avuto l’onore di avere come ospiti e giurati nomi come Elio Germano, Gianni Amelio, Pupi Avati, Matteo Garrone, Ugo Gregoretti, Claudio Giovannesi, Giuseppe Lanci, Marco Spoletini, Cristiano Travaglioli, Matteo Rovere, Gabriele Mainetti, Matteo Cocco, Piera Detassis, Giacomo Ciarrapico, Matilde Barbagallo, Maurizio Nichetti, Ruggero Deodato, Marco Bechis, Gianfranco Pannone, Valentina Carnelutti, Alessandro Rossetto, Edoardo Winspeare, Alessandro Piva, Agostino Ferrente, Valeria Golino, Michele Riondino, Sydney Sibilia, Marco D’Amore, Daphne Scoccia, Marco e Antonio Manetti, Serena Rossi, Carlo Macchitella, Francesco Bruni, Vinicio Marchioni, Wilma Labate, Luciano Tovoli, Sara Serraiocco, Andrea Paris, Simona Paggi, Ezio Abbate.
MOTIVAZIONI PREMI
Premio Stamira
“Tria di del sentimento del tradire” di Giulia Grandinetti“Grazie a un soggetto che si distingue per rara originalità e in virtù di un cast di attori con volti che riescono a incarnare meravigliosamente un mondo reinventato, il film ci racconta una storia commovente, con delle scene, dei costumi e una fotografia che aiutano a creare delle inquadrature pittoriche degne di un’opera d’arte”.
Menzione speciale
“Il barbiere complottista” di Valerio Ferrara con questa motivazione: “Per la capacità di raccontare in maniera caustica e iconica le paure e le occasioni dei nostri tempi. Il film si distingue per l’interpretazione di tutti gli attori ma soprattutto per la splendida performance del protagonista”.
Premio Nie Wiem al Miglior Cortometraggio d’impegno sociale
“Camerieri” di Adriano Giotti
“Per la capacità di concentrare, con rapide pennellate in un brevissimo spazio temporale, tre diverse tragedie personali che, grazie alle di caratterizzazioni linguistico-regionali diventano l’affresco di una tragedia collettiva, cioè quella del lavoro, della sua mancanza o dello svilimento delle sue condizioni, e per il crudo realismo al limite dello squallore (dato dai dialoghi serrati e dall’uso della macchina a mano) con cui si alza un velo sui meccanismi che trasformano le relazioni tra le persone in una guerra tra poveri, il Premio Nie Wiem per l’impegno sociale, con l’augurio di sentire sempre meno la frase: “non si trovano perché i giovani non hanno voglia di lavorare”, va a “Camerieri” di Adriano Giotti.”.
Premio Coop for movies
“Camerieri” di Adriano Giotti
“Davanti alla serranda abbassata di un ristorante si incontrano tre camerieri che da mesi attendono di essere pagati e lì convocati dal padrone. Ma questi tarda ad arrivare per cui, forzata la porta da uno dei camerieri, essi entrano. Al dramma dei camerieri si affianca quello del titolare che trovano impiccato per la disperazione. Di fronte a questa tragedia ognuno dei camerieri reagisce in modo diverso, ma altrettanto cupo. Il regista Adriano Giotti con crudo realismo pone il pubblico di fronte ai drammi causati dalla crisi economica e alle questioni della giustizia sociale e della solidarietà, valori che costituiscono i principi fondanti della cooperazione e in cui si riconosce Coop Alleanza3.0”.
Premio Poliarte Giuria Giovani Nazareno Re
“When you wish upon a star” di Domenico Modafferi
“Per essere riuscito ad associare, in una suggestiva forma poetica, il personaggio del “topolino dei denti” appartenente all’immaginario collettivo ad una riflessione filosofico-esistenziale sul contrasto tra apparenza ed essenza individuale, nel desiderio di raggiungere il riconoscimento della propria esistenza in un mondo inaccessibile a chi è “diverso” dalle estetiche comunemente accettate. La tematica dell’aspirazione ad essere conformi rispetto ad un modello di successo, viene esplorata dall’esclusivo punto di vista del protagonista, messo efficacemente il risalto dalla scelta del bianco e nero, dalla verosimile resa in animazione dell’inconsueto topo-filosofo e da un’ambientazione notturna con ritmi e tratti da cinema noir. La famosa canzone che dà anche il titolo al corto si rivela estremamente evocativa nel richiamo alla Disney, come il “travestimento” estremo con orecchie e mani di Topolino; i rumori e i suoni inquietanti che narrano l’incursione all’interno della casa sottolineano il flusso di coscienza del topino, che la sua convincente voce “umana” organizza intorno alla domanda di fondo: “Come può esistere qualcosa che nessuno vede mai?””.
Premio del Pubblico
“A Better Half” di Marco Calvani
Premio Cgs Acec Sentieri di Cinema
“68.415” di Antonella Sabatino e Stefano Blasi
“Per aver condensato nella struttura del cortometraggio un racconto compiuto ed efficace, costruito per veicolare un messaggio di forte urgenza sociale e storica. Gli Autori scelgono ironicamente, ma neanche poi tanto a ben vedere, il genere horror seguendone tutti i codici e gli elementi tipici: dall’utilizzo di inquadrature stranianti nella loro compostezza, ai movimenti misurati della mdp; dalle luci innaturali, alla rivelazione disturbante. Emerge una riflessione importante sulla necessità di un ritorno all’agire comune di fronte ad problema globale.”.
Premio Ristretti Oltre le Mura
Il Barbiere Complottista” di Valerio Ferrara
Premio giovani salto in lungo – cantiere di cinema
“Margini” di Niccolò Falsetti
“Per essere riuscito a coniugare in maniera convincente i toni del racconto intimo e autobiografico con una nota di ironia. I movimenti della macchina da presa seguono sempre da vicino i tre protagonisti, spesso ripresi all’interno dell’auto, all’incessante ricerca di un’opportunità che li faccia uscire dai ‘margini’ della nicchia rappresentata dal loro genere musicale. La musica punk, vera protagonista assoluta del film, detta il ritmo delle sequenze chiave, senza però escludere la citazione di altri generi appartenenti a diversi momenti storici. Le ambientazioni rappresentano efficacemente il conflitto tra l’intenzione dei protagonisti e la realtà in cui vivono: oggetti e situazioni caratteristici del folklore locale si scontrano con l’estetica del punk e il suo diverso stile di vita. Intrigante il finale, sulle note di Se bruciasse la città di Massimo Ranieri, cantata con quella forza liberatoria insita nella Musica, che riesce a superare anche i confini più stretti, nonostante tutto”.
Menzione Speciale
“Piano piano” di Nicola Prosatore
“Per aver raccontato una piccola storia di periferia dalle valenze universali, con al centro due figure di adolescenti sospesi tra coraggio e innocenza”.
Premio della critica SNCCI
“Settembre” di Giulia Steigerwalt
“Un film dalla scrittura e dallo sguardo orgogliosamente femminili e privi di antagonismi che, raccontando diverse generazioni, fotografa le complessità dei rapporti tra i sessi e delle relazioni sentimentali con libertà e delicatezza, e guarda al futuro con un’attitudine fiduciosa e consapevole”.
Premio Amnesty International Italia
“Split ends” di Alireza Kazemipour
“Per aver denunciato, attraverso l’incontro paradossale tra una donna calva e un uomo dai capelli lunghi, la violenza e l’abuso perpetrati dalla polizia morale iraniana nei confronti delle donne che si ribellano all’obbligo del velo e di chi le affianca; Per aver espresso il coraggio e la determinazione di chi, nel clima quotidiano di intimidazione e violenza, porta avanti la protesta nonostante il rischio di detenzione, punizione, repressione e, in diversi casi tristemente noti, morte; Per aver rappresentato l’irruzione nel privato della tecnologia di sorveglianza ed averne ribaltato le finalità, rendendola inaspettatamente uno strumento di ribellione”.
Premio Giuria Giovani “Gianni Rufini”
“The Shadow of the Crows” di Elvira Barboza
“Per aver lasciato che disegni dai tratti cupi e rabbiosi collaborassero con scene tenere, intime e pure al fine di creare un corto che ha raccontato con efficacia gli orrori della dittatura argentina e le sue conseguenze, che persistono fino al decennio successivo, nonostante la possibilità di risarcimento. Il mancato rispetto di numerosi diritti quali diritti legali, alla vita e liberta dalla tortura non garantisce alla protagonista, di poco più di dieci anni, di vivere un’infanzia felice e un rapporto sincero con la parola. Natalia e appesa tra il bagaglio culturale che i suoi genitori hanno trascinato dal Sudamerica fino in Francia, e il suo presente, pieno di misteri da risolvere e domande senza risposta. Animazioni, musiche e dialoghi sono tra gli elementi stilistici più apprezzati, non meno della storia, raccontata meticolosamente attraverso inquadrature soggettive. Con questa tecnica narrativa i dipinti e le bozze, con cui il padre rielabora i suoi traumi, prendono inaspettatamente vita, contribuendo alla ricostruzione di un passato drammatico. La sete di chiarezza e di giustizia della ragazzina dara i suoi frutti e rimane senza dubbio un esempio del coraggio necessario affinché eventi del genere non vengano dimenticati”.
Premio del Pubblico Amnesty Internazional
“Warsha” di Dania Bdeir
Adriatic Award
“The news” di Lorin Terenzi
“Il regista è magistralmente capace di stratificare la vicenda narrata: da una parte, dispone un coro di protagonisti caratterizzati dall’ossessione dell’apparire; dall’altra, affida ad un personaggio apparentemente secondario e subalterno l’approccio più intimistico e profondo al misterioso ritrovamento del cadavere della donna”.