Venerdì 8 dicembre
Ore 17.00 | Foyer del Teatro delle Muse
Presentazione Libro
Il cinema, l’immortale di Daniele Vicari
Alla presenza dell’autore
Modera Carolina Iacucci, critico cinematografico
Daniele Vicari
Daniele Vicari, regista e scrittore. Tra i film: Velocità massima;L’orizzonte degli eventi; Il mio paese; Il passato è una terra straniera; Diaz – Don’t Clean Up This Blood; La nave dolce; Sole Cuore Amore; Orlando. Ha scritto Emanuele Nella Battaglia e Il cinema, l’Immortale. Fondatore della Scuola GM Volonté. Daniele Vicari è un regista e scrittore italiano. Laureato in Storia e Critica del Cinema con una tesi sugli scritti teorici di S.M Ėjzenštejn, hacollaborato a lungo con la rivista cinematografica Cinema Nuovo, diretta da Guido Aristarco e con la rivista Cinema 60 diretta da Mino Argentieri. Ha insegnato cinema nelle scuole di ogni ordine e grado per circa 15 anni, esperienza codificata in un volume a quattro mani con Antonio Medici: L’alfabeto dello sguardo. Capire il linguaggio audiovisivo, Carocci, che edito nel 2004 ottiene il premio “Filmcritica-Umberto Barbaro” quale miglior saggio sul cinema. Esordisce nel cinema con due cortometraggi: Il nuovo, 1991 e Mari del sud, 1996. Nel 1998 vice il premio Sacher con un documentario dal titolo Uomini e Lupi e nello stesso anno collabora con Guido Chiesa, Davide Ferrario, Antonio Leotti e Marco Puccioni alla realizzazione del documentario Partigiani, storie di resistenza nella provincia di Reggio Emilia. L’anno successivo firma con Davide Ferrario Comunisti, documentario sulla vicenda Comandante Diavolo-Don Pessina. Realizza il suo primo lungometraggio documentario con distribuzione cinematografica insieme a Guido Chiesa, 1999, Non mi basta mai, vincendo il premio Cipputi al festival di Torino. Con il primo lungometraggio di finzione, Velocità massima, 2002, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, vince innumerevoli premi tra i quali il premio Pasinetti, Miglior regista al Festival di Siviglia, Gran Prix ad Annecy, e il David di Donatello quale migliore opera prima; con il secondo lungometraggio di finzione, L’orizzonte degli eventi, 2005, è in concorso alla Semaine de la Critique di Cannes; Il mio paese, 2006, lungometraggio documentario, vince di nuovo a Venezia il premio Pasinetti e un secondo David di Donatello per la regia. Il passato è una terra straniera, 2008, dal romanzo di GianricoCarofiglio, vince il Miami International F. F. quale miglior film e miglior attore protagonista a Michele Riondino. Nel 2012 presenta al Festival di Berlino Diaz – Don’t Clean Up
Sabato 9 dicembre
Ore 18.00 | Sala Zatti – Corso Carlo Alberto 77
Presentazione Libro
Il sogno del cinema, la mia vita, un film alla volta di Dante Spinotti
Alla presenza dell’autore
Con Daniele Ciprì
Dante Spinotti
Direttore della fotografia, friuliano. Ha vinto due David di Donatello per “La leggenda del Santo Bevitore” (1988) e “Il segreto del bosco vecchio” (1993) di Ermanno Olmi, due Nastri d’argento per “L’uomo delle stelle” (1995) di Giuseppe Tornatore e per “Insider – Dietro la verità” (1999) di Michael Mann, un BAFTA Award per “L’ultimo dei Mohicani” (1992) di Michael Mann e ricevuto due nominations all’Oscar per “L.A. Confidential” (1997) e ”Insider – Dietro la verità”. Nel 1985 con “Manhunter – Frammenti di un omicidio” comincia la sua collaborazione con il regista Micheal Mann. Torna in Italia per girare il “Pinocchio” di Roberto Benigni. Tra i registi con cui ha collaborato: Lina Wertmüller, Peter Bogdanovich, Garry Marshall, Roland Joffé.