Corto Slam

4,5 dicembre | Auditorium - Mole Vanvitelliana

Corto Slam compie 10 anni!
Anche quest’anno, due le semifinali del concorso nazionale e due i cortometraggi che potranno avanzare alla Finalissima di Sabato 7 dicembre. Unico giudice, come sempre, il pubblico in sala che con il proprio voto sceglierà i due corti vincitori.

Ingresso 5 euro

Mercoledì 4 DICEMBRE ORE 21.15 | auditorium – mole vanvitelliana

Corto Slam – Prima Semifinale | Concorso Nazionale Cortometraggi 

Proiezione dei corti semifinalisti 

Don’t Cry (16’) di Niccolò Corti
La Voix des Sirènes (20’) di Gianluigi Toccafondo
Un Lavoretto Facile Facile (15’) di Giovanni Boscolo
Fellini (14’) di Hleb Papou
Rapacità (12’) di Martina Mele

Segue votazione del pubblico in sala per decretare il corto che avanzerà alla Finalissima 

DON’T CRY di Niccolò Corti

Italia | 2024 | 16’

Mustafa è alla disperata ricerca di uno spazio libero in uno dei pochi cimiteri islamici del nord Italia. Non essendo più disponibili, sotto lo sguardo ignaro e inconsapevole di suo figlio Chafik, deciderà di trovare una soluzione per conto proprio.

Niccolò Corti, regista nato a Firenze e residente a Milano, nel 2019 dirige il cortometraggio “Nam”, una produzione Stati Uniti-Italia scritto e prodotto da Alexander Soldi. Nel 2020, dopo la laurea magistrale in Cinema e Nuovi Media presso l’Università IULM, inizia a lavorare come filmmaker per diverse società di produzione. Tra i suoi lavori vi sono alcune produzioni di documentari in qualità di direttore della fotografia, come “Patrimonio” su Sky Arte e “Ninne nanne ai tempi della guerra”, episodio Gorelovka distribuito da Tv2000. Ha collaborato come filmmaker con organizzazioni come “Unicef ” per il programma Prodigi su Rai 1 ed “Emergency ONG” per il documentario La casa dei bambini ambientato in Uganda. Nel 2023 realizza il suo primo cortometraggio interamente scritto, prodotto e diretto dal titolo “Non piangere”.

La Voix des Sirènes di Gianluigi Toccafondo

Italia, Francia | 2023 | 20′

Nel cuore del fondale marino, tra rocce e coralli, le alghe primitive si increspano, cullate dal suono ovattato delle correnti in movimento. Lassù, sulla superficie dell’acqua, è appena apparso qualcosa di straordinario: una voce. Così morbida e seducente da non essere mai stata udita prima.

Gianluigi Toccafondo è nato a San Marino (Italia) nel 1965. Si è diplomato alla Scuola di Belle Arti di Urbino e vive a Bologna. Nel suo lavoro, mette in moto la pittura attraverso una tecnica che lo ha consacrato negli anni Novanta come uno dei principali registi del cinema d’animazione: utilizza immagini preesistenti (foto di riviste, fotogrammi di film) che distorce con la fotocopiatura, poi rielabora con l’acrilico, la matita o qualsiasi altro mezzo, prima di ri-filmarle una per una. Ha anche lavorato come assistente alla regia in Gomorra di Matteo Garrone nel 2008 e nel 2010 ha realizzato i titoli di testa di Robin Hood di Ridley Scott. Realizza inoltre illustrazioni per l’editoria su testi come Pinocchio di Collodi (Logos) e per case editrici come Corraini, Mondadori, Bup e L’aboreto. Contemporaneamente espone i suoi disegni e le sue serigrafie in numerose gallerie in Italia e all’estero (Tokyo, Parigi, New York…).

Un lavoretto facile facile di Giovanni Boscolo

Italia | 2024 | 15’

Nelle strade di Ostia, un furgone due uomini e una vittima. Quello che sembrava un lavoro di routine si trasformerà in un dilemma incredibilmente complesso.

Giovanni Boscolo è nato a Padova nel 1985. Si è laureato nel 2008 in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo all’Università di Padova e ha conseguito un Master in Sceneggiatura e Produzione per Cinema e Fiction. Ha iniziato la sua carriera nel mondo dell’intrattenimento, lavorando come assistente di produzione sui set cinematografici di film come “Io sono Li” (David di Donatello 2011), “Only You” e nella serie TV “Faccia d’angelo”. Negli anni ha acquisito competenze nel campo della produzione cinematografica e televisiva, lavorando come freelance su set cinematografici e all’interno di case di produzione. Collaborando con agenzie di comunicazione e video agency, ha sviluppato competenze nella regia e nella sceneggiatura di cortometraggi, documentari, spot pubblicitari e contenuti brandizzati, lavorando per marchi come Qatar Airways, Disney, ARD1, Hugo Boss, Safilo, Kate Spade, Jimmy Choo, Max Mara, Dinamo, Ikea, Novartis Pharma, Gruppo Hera, AIL ed Enel Energia. Il suo cortometraggio “Slow” (2020) ha vinto oltre 30 premi nazionali e internazionali, tra cui il Premio Lotus al Festival del Cinema di Roma. Attualmente sta terminando il suo secondo cortometraggio “Un lavoretto facile facile” (2024) ed è autore e sceneggiatore di una serie podcast in preparazione per Lucky Red.

Fellini di Hleb Papou

Italia | 2024 | 14’

Jan e Hector, due giovani cresciuti in periferia, si preparano a passare la serata nel club più esclusivo di Milano. Respinti con forza dai buttafuori, i ragazzi finisco però per perdersi in un’odissea urbana. Una notte alla ricerca di amici con cui tornare al locale. Stavolta per distruggerlo.

Hleb Papou (1991), nato in Bielorussia, vive in Italia dal 2003. Si diploma in Regia al Centro Sperimentale nel 2017 con il cortometraggio di diploma Il legionario, presentato alla Settimana Internazionale della Critica al Festival di Venezia 2017 ed entrato nel programma Future Frames (10 nuovi registi da seguire) del Karlovy Vary Film Festival 2018. Nel 2017 con il suo gruppo di scrittura vince il nono Premio Mutti, un fondo per lo sviluppo di un’opera audiovisiva promosso dalla Cineteca di Bologna, con il soggetto del cortometraggio L’interprete. Nel 2021 viene presentato il suo lungometraggio d’esordio Il legionario (tratto dall’omonimo corto) al Locarno Film Festival, nella sezione Cineasti del Presente, dove Hleb si aggiudica il premio come Miglior regista emergente. Prodotto dalla Clemart srl, il film esce nelle sale italiane a febbraio 2022 ed entra nella cinquina dei Nastri d’Argento come Miglior esordio. Nel 2024 Hleb viene selezionato a Berlinale Talents e realizza due cortometraggi, tra cui Fellini, prodotto da Mir Cinematografica e presentato in concorso ad Alice nella città 2024, dove si aggiudica il premio per la distribuzione, e Lettera di un sicario, un cortometraggio d’archivio sviluppato durante la residenza artistica “Suoni e Visioni”, prodotto dalla Aamod. Nel frattempo, Hleb sta sviluppando la sua seconda opera con la Clemart srl.

Rapacità di Martina Mele

Italia | 2024 | 12’

Come dei birdwatchers osserviamo la storia di una donna, inizialmente ingabbiata dall’indifferenza di una gerarchia patriarcale, trasformarsi, prendere consapevolezza della propria libertà, e rinascere. Il termine “rapacità” è inteso come “avidità” per la propria libertà: ma come si può essere avidi per qualcosa che è – che dovrebbe essere – di proprio diritto fin dalla nascita?

Martina Mele nasce a Ferrara il 7 Luglio del 1997. Nel 2016 si diploma presso il Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara. Nel 2019 si laurea in Discipline delle Arti Figurative, della Musica, dello Spettacolo e della Moda presso l’Ateneo di Bologna con una tesi sul Cinema Nordamericano intitolata “La pittura cinematografica di David Lynch: Eraserhead e i Primi Cortometraggi”. Nel 2019 ha co-fondato DestinationFilm – APS, un’associazione che si occupa della promozione del cinema e del teatro. Ha scritto e diretto alcuni cortometraggi, tra cui “Rapacità ” (2024) co- prodotto da DestinationFilm – APS and Kublai Film, “Das Meer ” (2023) selezionato alla 29^ edizione di Visioni Italiane e al Linz International Short Film Festival 2023, e “So(g)no ” (2022). Ha curato la regia del videoclip “ To Exist – Nude Version ” (2022) per l’artista e fotografo SIERMOND e la fotografia del videoclip “ To Exist ” (2021). Ha prodotto e co-sceneggiato il cortometraggio “ Agosto in Pelliccia ” (2022) di Alessandro Rocca, vincitore del Premio Miglior Regia a Visioni Italiane 2022. Ha svolto il ruolo di assistente scenografa nel lungometraggio “ 100 Preludi ” (2024) di Alessandra Pescetta prodotto da Revok Film e Rai cinema, progetto sostenuto dall’Emilia- Romagna Film Commission. Ha lavorato come arredatrice nel cortometraggio “Majonezë” (2024) di Giulia Grandinetti. Lavora come filmmaker, come scenografa e arredatrice per film e videoclip musicali

Giovedì 5 DICEMBRE ORE 21.15 | auditorium – mole vanvitelliana

Corto Slam – Seconda Semifinale | Concorso Nazionale Cortometraggi 

Proiezione dei corti semifinalisti 

The Ice Builders (15’) di Francesco Clerici e Tommaso Barbaro
Star (12’) di Paoli De Luca
Phantom (17’) di Gabriele Manzoni
The Meatseller (17’) di Margherita Giusti
Majonezë (20’) di Giulia Grandinetti

Segue votazione del pubblico in sala per decretare il corto che avanzerà alla Finalissima 

The Ice Builders di Francesco Clerici e Tommaso Barbaro

Italia | 2024 | 15’

Un affresco urgente delle popolazioni della valle dello Zanskar e della loro lotta per sopravvivere a condizioni di vita estreme aggravate dal cambiamento climatico.

Francesco Clerici è laureato in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università Statale di Milano. “Il gesto delle mani”, sua opera prima, ha vinto nel 2015 il premio FIPRESCI alla Berlinale. I suoi lavori, che comprendono opere in realtà aumentata, videoinstallazioni, cortometraggi, web serie, libri, film sperimentali e documentari, sono stati presentati in festival in tutto il mondo (London Film Festival, Viennale, RIDM Montreal, Dok.fest, Leipzig, Berlinale, Sarajevo film festival e molti altri), e in sedi quali National Gallery of Art di Washington, British Film Institute di Londra, Irish Film Institute di Dublino, Cineteca Mexicana di Città del Messico, Centro del cinema documentario di Mosca, Institute of Contemporary Arts di Londra, Barbican, MART di Rovereto, Dundee Contemporary art center, MAXXI di Roma, Palazzo Reale a Milano. I suoi ultimi film documentari “La paz del futuro” (diretto con Luca Previtali) e “Enrico Cattaneo. Rumore Bianco” (diretto con Ruggero Gabbai) sono stati presentati alla Festa del Cinema di Roma 2022, mentre il cortometraggio sperimentale “Even Tide” ha vinto il premio speciale della giuria al festival del cinema di Torino 2023. Tommaso Barbaro è montatore del suono e sound designer in ambito cinematografico per produzioni presentate in diversi festival internazionali. Ha lavorato con registi quali: Soldini, Parenti/D’Anolfi, Venier, Marazzi, Testi, Diritti, Lucini. Nel 2019 il film documentario “The disappearance of my mother” di Beniamino Barrese, di cui ha curato il montaggio del suono e il mix, è stato presentato in concorso internazionale al Sundance Film Festival. Nel 2020 riceve una nomination per Best Use of Sound & Music al Berlin Commerical per il film “Rumori” dei SÄMEN con Matilda De Angelis. Parallelamente al cinema si occupa di sound design in campo pubblicitario. Dal 2016 al 2021 gira “The Huddle”, il suo primo documentario da regista sul desiderio di appartenenza nelle sue implicazioni e contraddizioni. Film distribuito su Amazon Prime Uk e USA.

Star di Paoli de Luca

Italia | 2024 | 12’

Chiara sogna di diventare una star del Cinema. Quella mattina, deve affrontare un importante provino su parte. Dopo varie direzioni ed interpretazioni fallimentari davanti alla videocamera, il regista le chiede di recitare ancora una volta le battute del copione, ma questa volta guardando lui.

Paoli De Luca (1999) nasce a Napoli e cresce nella provincia di Portici. Dopo studi classici nella città natale, si laurea con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove realizza il primo lavoro cinematografico, il fotoromanzo Fera (2018), che viene presentato l’anno successivo al Napoli Film Festival. Parallelamente, collabora con riviste come Vogue Italia, Harper’s Bazaar, Exibart e con il museo Macro di Roma con illustrazioni e lavori fotografici, sia davanti che dietro la fotocamera. Dopo tre anni dal progetto Fera, scrive e dirige il cortometraggio Echi (2021), presentato presso la Cineteca di Bologna, al Festival Divergenti. Il corto riceve un discreto successo anche in piccoli festival esteri, come il TransTeen Film Festival, a Berlino, dove vince il premio come miglior cortometraggio. In uno stratificato, ed embrionale, immaginario di diversi media e narrazioni, il corpo transgender e il desiderio, sono i principali elementi che caratterizzano i primi lavori di Paoli, che dal 2022 studia Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma.

Phantom di Gabriele Manzoni

Italia | 2024 | 17’

Leonardo, introverso e solitario, ha un unico compagno: il suo Phantom F12. Da poco trasferito in città, incontra Dylan, un affascinante ragazzo che lo fa uscire dal suo guscio. Dopo un pomeriggio con gli amici di Dylan, Leonardo si troverà coinvolto in una situazione complicata che segnerà per sempre la sua crescita.

Gabriele Manzoni (1997) nasce a Bergamo. Già dalle scuole superiori, grazie ad un corso di fotografia, si approccia al mondo dell’audiovisivo, facendo emergere in lui l’interesse verso il cinema e il video- making. Decide di spostarsi a Milano e di frequentare la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA), iscrivendosi al corso di Media Design & Arti Multimediali, dove si laurea a pieni voti. Maturando esperienze tra videoclip musicali, fashion film e cortometraggi, decide di perseguire definitivamente la strada della regia, realizzando il suo corto d’esordio Guardieladri (2022). Dal 2022 studia regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

The Meatseller di Margherita Giusti

Italia | 2024 | 17’

The Meatseller è la storia vera di Selinna Ajamikoko, una giovane ragazza nigeriana che sogna di diventare una macellaia come sua madre. Per esaudire il suo desiderio si imbarca in un lungo viaggio verso l’Italia, pieno di atrocità e bestialità. Una storia raccontata tramite il colore, il sangue, il corpo e i tagli. Un viaggio animato che accompagna la voce di Selinna e ci guida in quella ricerca di identità che caratterizza l’essere umano.

Margherita Giusti (Roma, 20/09/1991) Ha iniziato come storyboardista e assistente alla regia a Roma per cinema e televisione. Nel 2020 si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia a Torino con il film documentario En Rang Par Deux, co-diretto con Elisabetta Bosco e Viola Mancini. Dal 2020 è cofondatrice del collettivo Muta animation.

Majonezë di Giulia Grandinetti

Albania, Serbia | 2024 | 20’

Ersekë, Albania. Elyria vive con la sua famiglia seguendo le rigide regole imposte dal padre. Mascherando la sua rabbia con l’obbedienza, in lei cresce giorno dopo giorno un potente desiderio di ribellione che la porterà al compimento di un amaro, ma necessario, atto di rivoluzione.

Giulia Grandinetti debutta alla regia nel 2020 con il lungometraggio indipendente Alice and the Land that Wonders, per poi dedicarsi ad una trilogia di cortometraggi distopici: Guinea Pig, Tria – del sentimento del tradire e Majonezë. È attualmente in preparazione del suo prossimo lungometraggio intitolato Jaune et Bleu. È creativamente affascinata dalla formula della distopia, dai tabù e dalla dimensione onirica. Il punto di partenza per ogni sua creazione è il lavoro sul corpo.