Ore 19.00 | Sala Boxe – Mole Vanvitelliana
Dorico Virtuale | Evento Speciale
Presentazione Libro
Cinema Virtuale: Un Nuovo Linguaggio di Omar Rashid
alla presenza dell’autore
Omar Rashid, art director, produttore, designer, termina gli studi al Polimoda di Firenze nel 2002. Dopo alcune esperienze come designer di abbigliamento fra Parigi e New York, crea la sua linea streetwear e usa canali non convenzionali per farla conoscere. La passione per i nuovi linguaggi e la loro applicazione diventa l’elemento centrale della sua professione. Nel 2013 realizza Gold AR, app in realtà aumentata vincitrice degli Auggie Award come Miglior Campagna Marketing basata sulla Realtà Aumentata. Nel 2016, insieme a Elio Germano, realizza NoBorders VR, primo documentario italiano che usa la realtà virtuale, vincitore del premio Migrarti del Mibact alla Mostra del Cinema di Venezia. Dal 2018, con il team della propria agenzia di comunicazione Gold, realizza progetti VR e audiovisivi sia personali che su commissione. Nel 2019 co-dirige con Elio Germano Segnale d’allarme, trasposizione in film VR dell’opera teatrale La Mia Battaglia scritto da Elio Germano e Chiara Lagani e dallo stesso anno collabora con la rivista Best Movie per cui intervista gli attori e i registi più interessanti del momento. Nel 2020 realizza la web-serie L’ufficio ai tempi del covid- 19 e “LOCKDOWN 2020”, documentario in realtà virtuale co-prodotto da Rai Cinema che racconta l’Italia deserta senza gli italiani nei mesi di Marzo e Aprile 2020 con le poesie e la prosa di Laura Accerboni. Nel cast Matilde Gioli e Vinicio Marchioni.
Realizza inoltre i cortometraggi VR Vulcano (2021), Senzatomica (2023), Napul3 VR (2023,), il film VR C’era una volta (2021), gli spettacoli teatrali in VR Così è (o mi pare) (2021), sempre in sodalizio con Elio Germano, e La storia che non ho mai disegnato (2023) con Maicol & Mirko.
Nel 2024 pubblica il libro Cinema Virtuale: Un Nuovo Lunguaggio.
Ore 21.15 | Sala Boxe – Mole Vanvitelliana
Dorico Virtuale | Fuori Concorso
Napul3 VR di Omar Rashid
alla presenza del regista
Napul3 VR di Omar Rashid
Napoli, 4 giugno 2023. La città è in delirio per la conquista del terzo scudetto dopo un’attesa lunga 33 anni. Questo film in realtà virtuale trasporta gli spettatori in un vortice travolgente di gioia, esultanza e orgoglio, per rivivere un momento storico epico. La celebrazione va ben oltre il campo di calcio. Immersi tra fuochi d’artificio, carri e una folla esultante, percepiamo in modo tangibile l’atmosfera di una città che celebra la sua vittoria sportiva più significativa.
a seguire
Dorico Virtuale | Concorso
Proiezione Corti VR e Premiazione
Dans la Grotte di Gianluca Abbate, Angelo Cretella
Sweet End of the World di Stefano Conca Bonizzoni
The Art of Change di Simone Fougnier
In collaborazione con Gold VR
Dans la grotte di Gianluca Abbate, Angelo Cretella
Una grotta in rovina, durante una spedizione speleologica, diventa una trappola mortale per un gruppo di ragazze e ragazzi che la esplorano. Intrappolati nelle viscere della terra e avvolti dall’oscurità, il gruppo è costretto a una macabra conta: qualcuno dovrà essere mangiato perché gli altri sopravvivano. L’opera trae spunto da riflessioni filosofiche e giuridiche a partire dal libro “The Case of the Speluncean Explorers” di Lon L. Fuller.
Sweet End of the World di Stefano Conca Bonizzoni
Un tempo, uomini e banchettavano insieme, seduti alla stessa tavola. L’avidità umana, tuttavia, trasformò gli scarti di quei banchetti in una montagna sacra, destinata a raggiungere l’Olimpo. Questa è la fiaba che una madre narra al suo fanciullo mentre lo nutre al seno, un mito della buona notte per una buona fine del mondo. L’opera, attraverso la realtà virtuale, ci conduce in un viaggio onirico, esplorando la soglia tra veglia e sonno. In un presente atemporale e distopico, questa storia prende forma durante l’atto più simbolico e intimo dell’umanità: l’allattamento materno. Il qui e ora è un futuro oscuro e imprecisato. L’umanità, sull’orlo dell’apocalisse, ha generato una mito capace di guidare le nuove generazioni. Perché emerge la necessità di interpretare, elaborare e trasformare la nostra esperienza. Forse qualcosa si può ancora salvare.
Il mio percorso accademico è iniziato all’Università di Pavia, dove ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione Interculturale e Multimediale con specializzazione in Cinema nel 2009. Ho poi conseguito un Master in regia di documentari allo IED, dove ho studiato con Alessandro Rossetto, Luca Mosso e Bruno Oliviero. Durante questo programma, il mio progetto “La fabbrica di benzina” è stato selezionato per il Filmmaker Fest 2011. Ho ulteriormente affinato le mie capacità di regia e fotografia attraverso il workshop residenziale “Fare Cinema”, condotto da Marco Bellocchio. Inoltre, nel 2011, ho partecipato al workshop “Nutrimenti Celesti” organizzato dal Filmmaker Fest, sotto la guida di Daniele Maggioni. Professionalmente, ho diretto documentari e installazioni per importanti musei italiani, in collaborazione con la casa di produzione Storyville Srl. I miei documentari più recenti, “Castaways of Kerch” (girato tra Crimea e Kazakistan nel 2020, sostenuto dal MIBACT e premiato con una menzione speciale al Premio Solinas) e “Docile Bodies” (ambientato nel carcere di Torre del Gallo, 2024), sono stati riconosciuti con numerose selezioni internazionali. Nel 2023 ho diretto il mio primo documentario VR sulle condizioni di lavoro dei coltivatori di caffè in Chiapas, in Messico, per il Museo Lavazza, con contributi fotografici di Sara Tirelli. Attualmente lavoro come VR Filmmaker e tecnologo di ricerca presso l’Università di Pavia, dove mi occupo dello sviluppo di film e installazioni XR in collaborazione con il laboratorio Officine Creative (guidato da Filippo Ticozzi e Federica Villa). Il mio lavoro si è esteso anche a collaborazioni con marchi internazionali come Canon Medical, Lavazza, CNAO (…) per la produzione di contenuti XR.
The art of change di Simone Fougnier
The Art of Change è un viaggio audiovisivo profondamente personale che attraversa il tempo e lo spazio. Utilizzando un “feedback loop” di promemoria vocali registrati indirizzati a sé passati e futuri, traccia momenti cruciali su una mappa di vita multisensoriale. Il progetto intreccia messaggi registrati su nastro da varie fasi della vita all’interno della musica, narrando la storia di una donna mentre comunica con se stessa attraverso il tempo.
Simone ‘Funi’ Fougnier, artista visivo di 38 anni del Nord Italia, ha costruito una carriera di 15 anni nell’industria musicale del Regno Unito, collaborando con icone come Deadmau5 e Anderson Paak come illustratore, designer e motion artist. Nel 2019, Fougnier ha co-fondato Studio Syro per essere pioniere di medium artistici inesplorati. Questa visione ha dato vita a ‘Tales from Soda Island’, una pluripremiata serie animata VR per Meta, in cui Fougnier ha lavorato come scrittore, designer e regista. Mentre il campo della VR si evolve, Fougnier esplora costantemente il suo potenziale artistico inesplorato con una serie di nuovi progetti immersivi in corso. Il suo ultimo progetto, ‘The Art of Change’ è stato selezionato nella sezione Immersive all’81a Biennale Immersive di Venezia.