Lunedì 2 dicembre
Ore 19.00 | Sala Boxe – Mole Vanvitelliana
Evento speciale
THE INFINITE LINE di Amie Williams
Francia | 2024 | 40′
Due donne. Tre Paesi. Due generazioni di artiste che hanno abbracciato con passione, ognuna a modo suo, la vita d’artista accanto alle esigenze della maternità, della convivenza e delle mutevoli realtà delle loro vite, plasmate dai tempi in cui hanno vissuto. The Infinite Line è un film sull’arte del disegno e sulla creatività che passa di generazione in generazione, ma anche sulla linea che è in perpetuo movimento, dalla nonna alla nipote e oltre, nell’azione di un’artista, nella vita di una donna e nell’energia vitale consegnata al passato per essere ricordata in futuro.
Dopo aver studiato illustrazione al London College of Communication (LCC), Amélie Barnathan ha continuato a completare un master al Royal College of Art (RCA) in comunicazione visiva. Dove ha ottenuto la sua tesi di laurea magistrale nel 2016 presentando “Unsolem Rituals” un disegno che ha preso la forma particolare di un fregio lungo 4,90m. Questo lavoro esplora l’identità e la sessualità femminile, la sua psiche che si costruisce durante l’adolescenza e il suo aspetto collettivo ed è stato il frutto di un anno di ricerca sulle rappresentazioni mostruose delle donne nella storia dell’arte. “Unsolemn Rituals” è stato nello stesso anno premiato nella categoria Studenti del Jerwood Drawing Prize 2016, ed esposto per tutto il 2017 nelle gallerie della Jeerwood Foundation nel Regno Unito. Poi esposto alla 6a edizione di D Dessin del 2018. Nel 2019 la Galleria Bernard Chauveau 8+4 ne realizza un’edizione limitata di 8 esemplari unici perché ciascuno ri-acquarellato diversamente, che viene presentata a ARTFAIR ART PARIS 2019 e alla FIAC nel 2019. Amélie BARNATHAN ha esposto a Londra, Parigi, in Cina e in Messico.
Martedì 3 dicembre
Ore 21.15 | Auditorium – Mole Vanvitelliana
Territori | Evento Speciale
Anteprima nazionale
Daniele Baldelli, a cosmic life (80’) di Alessandro Tesei alla presenza del regista, dei produttori Alessandro Tarabelli, Diego Morresi, Andrea Antolini e Leonardo Martellini, e di Daniele Baldelli
Daniele Baldelli, a cosmic life di Alessandro Tesei
2024 | Italia | 80
Ogni storia ha dei padri fondatori. Daniele Baldelli è Considerato il DJ italiano per eccellenza, ideatore del “cosmic sound”, che ha fatto ballare almeno quattro generazioni di giovani in locali iconici come il Cosmic sul Lago di Garda, la Baia degli Angeli a Gabicce, il Fura a Desenzano del Garda per poi arrivare al Plastic People di Londra , Vivid Live Festival di Sydney , MoMa PS1 a New York e al Boiler Room a Bali. Ha collaborato con i più grandi nomi italiani e internazionali. Il documentario racconta, attraverso la vita di Baldelli, uno spaccato della società in un viaggio nel tempo che parte dagli anni sessanta per arrivare ad oggi. La musica da club è una vera e propria cultura fatta di linguaggi, di riti collettivi, di luci e di ombre, che nella notte ha trovato la propria casa fuori da ogni tempo, ma ogni tempo sa rappresentare.
Domenica 8 dicembre
Ore 18.00 | Teatro Sperimentale
Evento di Chiusura | Sezione Territori
Proiezione Tutti i Colori del Jazz (56’) di Ruben Lagattolla
a seguire
Concerto della Color Jazz Orchestra in collaborazione con Ancona Jazz
Ingresso: 12 euro
Biglietti disponibili sul circuito Vivaticket
TUTTI I COLORI DEL JAZZ di Ruben Lagattolla
Italia | 2024 | 58’
Un paesaggio aereo cita il fotografo Mario Giacomelli. Il paesaggio dell’anima, che ritrae l’entroterra di Senigallia, in sottofondo un assolo di batteria a ritmo di swing e in sovraimpressione il titolo: Tutti i colori del Jazz.
Ruben Lagattolla, classe 1982, si occupa di ricerca e produzione di documentari dal 2007. Negli anni si è occupato di inchieste internazionali, conflitti e crisi umanitarie, senza mai tralasciare gli aspetti culturali e antropologici legati a certi eventi e aree geografiche. Ha lavorato principalmente in Medio Oriente e Africa, raccontando alcuni fenomeni contemporanei quali la nascita e la caduta dello Stato Islamico, il fenomeno migratorio verso la fortezza Europa, l’imperialismo Russo nel conflitto in Ucraina, attraverso la realizzazione sia di documentari indipendenti, sia di reportage per TV e testate come BBC, PBS, RSI Radiotelevisione Svizzera Italiana. Tra i premi ricevuti, il più significativo è lo UNHCR Refugee Film Festival, ritirato a Tokyo nel 2016. Negli ultimi anni le sue ricerche si sono spostate su questioni più amene, quali il Jazz come linguaggio universale tra i popoli e il rapporto dell’uomo con il suo territorio di origine. Ricerca da cui nasce il lungometraggio Tutti i colori del Jazz.