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Marco Spoletini è un montatore italiano in attività dal 1990. Dopo aver frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia, firma nel 1993 il suo primo montaggio con “Dejà vu“, un cortometraggio di Vincenzo Scuccimarra. Nel 1994 inizia la collaborazione con Gianluca Maria Tavarelli con “Portami via” che prosegue nei successivi film dello stesso autore. Dal 1996 con  “Terra di mezzo“,  inizia a lavorare assiduamente con il regista Matteo Garrone. Il felice connubio continua con “L’imbalsamatore“, per il quale ottiene il Nastro d’argento per il miglior montaggio; e “Gomorra“, che gli vale il David di Donatello. Tra i suoi ultimi lavori, “Tommaso” di Kim Rossi Stuart e “Le Meraviglie” di Alice Rohrwacher.

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Filippo Gravino nasce a Capua nel 1975. Nel 2004 si diploma in sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 2003 vince il Premio Solinas con la sceneggiatura “Il nemico nell’acqua“, che diventa il film “Una vita tranquilla” diretto da Claudio Cupellini e uscito nel 2010. Intanto scrive anche per la tv (“Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu”, “Il segreto dell’acqua”). Negli ultimi anni, ha scritto le sceneggiature di “Alì ha gli occhi azzurri” e “Fiore” di Claudio Giovannesi, ha lavorato con Edoardo De Angelis per Perez, nuovamente con Cupellini per “Alaska“, con Matteo Rovere per “Veloce come il vento“. Inoltre, ha scritto alcuni episodi dell’acclamata serie tv prodotta da Sky, “Gomorra – La serie“.

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Matilde Barbagallo ha conseguita  una  laurea  triennale  in  Fisica ed ha  deciso poi  di  dedicarsi  alla  produzione cinematografica.  Ha  frequentato  il  Master  in  Film  Producing  dell’American  Film  Institute  di  Los Angeles e si è laureata nel 2012 producendo il corto 113 Degrees. Tornata in Italia, si è dedicata alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione di diversi progetti per la BIBI FILM TV. Nel 2013 ha curato la produzione esecutiva de “L’amore non perdona” di Stefano Consiglio e nel 2014 è stata organizzatrice del documentario “Mia madre fa l’attrice” di Mario Balsamo, presentato al Torino Film Festival.  Nel  2015  ha  curato  la  produzione  esecutiva  de “Le  Confessioni”  di  Roberto Andò con Toni Servillo e Daniel Auteuil. Al momento sta producendo l’ultimo film di Paola Randi dal titolo provvisorio Tito il Piccolo, con Valerio Mastandrea e Clémence Poésy.