Da concorso nazionale di cortometraggi Corto Dorico è diventato, nel corso di diciannove edizioni (con la ventesima in arrivo a dicembre), uno degli appuntamenti più attesi dagli autori e dagli amanti non solo dei corti, ma del cinema d’autore in generale e, in particolare, dell’impegno sociale e civile. Per nove giorni nel mese di dicembre Ancona ospita autori provenienti da tutta Italia e dal mondo, autori che sono protagonisti di proiezioni, incontri, workshop e masterclass..
Scopritori di talenti
Corto Dorico, diretto fin dal 2015 da Daniele Ciprì, si è caratterizzato negli anni per le sue “scoperte”, in alcuni casi valorizzate anche nelle loro successive evoluzioni e nei loro passaggi dal corto al lungometraggio: Simone Massi, Pippo Mezzapesa e Ivan Gergolet nel 2006, Andrea Jublin nel 2007, Paolo Zucca e Michele Alhaique nel 2008, Antonio Piazza e Fabio Grassadonia nel 2010, Laura Bispuri e Alessio Lauria nel 2011, Enrico Maria Artale, Giovanni Aloi e Gabriele Mainetti nel 2012, Adriano Valerio nel 2013 e ancora, negli anni recenti, Carlo Sironi, Alessandro Capitani, Ciro D’Emilio, Mario Piredda e molti altri. Dal 2010, proprio per la sua funzione di “scopritore di talenti”, il Festival collabora con il Nastro d’Argento, premio nazionale della critica cinematografica, segnalando i migliori corti in concorso.
Approdo per il cinema d’autore
Il festival non vive, però, di soli cortometraggi e autori emergenti. Sin dagli esordi esplora, infatti, tutto il variegato mondo del cinema d’autore: dalla masterclass in regia di Antonio Rezza e Flavia Mastrella nel 2005 e a quella di Valentina Carnelutti sul lavoro dell’attore nel 2009, dalla retrospettiva dei cortometraggi e dei documentari di Edoardo Winspeare nel 2009 alla rassegna dedicata nel 2011 al cinema di Marco Bechis, di cui Corto Dorico ha contribuito a restaurare i primi cortometraggi, dall’incontro con Maurizio Nichetti nel 2013 allo speciale dedicato ai documentari di Joshua Oppenheimer nel 2014, dalla masterclass in sceneggiatura di Massimo Gaudioso e alla retrospettiva sul cinema di Matteo Garrone nel 2015. Nel 2016 la presenza di Gianni Amelio e l’omaggio al suo cinema e la masterclass di sceneggiatura di Filippo Gravino. Nel 2017 il Progetto Appennino con Storie dell’Appennino e Elio Germano in un incontro sulla Realtà Virtuale. Ricordiamo inoltre le masterclass di Giacomo Ciarrapico (sceneggiatura), Matteo Cocco (direzione della fotografia), Gianfranco Pannone e Agostino Ferrente (cinema documentario), Cristiano Travaglioli (montaggio). Nel corso degli anni, oltre agli già citati, Corto Dorico ha avuto l’onore di avere come ospiti e giurati nomi come Ugo Gregoretti, Giuseppe Lanci, Marco Spoletini, Ruggero Deodato, Matteo Rovere, Matilde Barbagallo, Bonifacio Angius, Claudio Giovannesi, Pupi Avati, Wilma Labate, i Manetti Bros, Serena Rossi, Vinicio Marchioni, Valeria Golino, Sydney Sibilia, Michele Riondino, Marco D’Amore e molti altri
Numi dorici
La manifestazione si avvale di un comitato di garanti d’eccezione, chiamati “numi dorici”, di cui fanno parte, oltre a Daniele Ciprì (direttore artistico di Corto Dorico), anche Steve Della Casa e Toni Servillo.
Un pubblico attivo
Fra i protagonisti principali della manifestazione c’è il pubblico, a cui è riservato un premio, assegnato tramite votazione nel giorno delle finali. Dal 2014 il pubblico di Corto Dorico è chiamato inoltre a scegliere, tra i semifinalisti, un corto in più da mandare in finale nella serata inaugurale del festival, intitolata Corto Slam (che a partire dall’edizione 2022, si sdoppierà in due semifinali, con due cortometraggi scelti dal pubblico per raggiungere la nostra Finalissima)
Organizzatori e promotori
Corto Dorico è un progetto ideato, progettato e realizzato dall’associazione di promozione sociale Nie Wiem, con la co-organizzazione del Comune di Ancona, con il contributo di Ministero della Cultura – Direzione generale per il cinema e l’audiovisivo, Regione Marche, il sostegno di Coop Alleanza 3.0, Università Politecnica delle Marche, Amnesty International Italia, Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission, Garante dei diritti alla persona – Regione Marche e più di 40 tra partner e collaboratori.
Un collettivo benevolo…
La manifestazione si regge sul contributo benevolo di un collettivo, che comprende oltre a circa trenta volontari di Nie Wiem anche un comitato artistico formato da una ventina di professionisti, esperti del settore e cinefili.